Spero che questo post sia d’aiuto, sia per chi ha già iniziato a praticare questa attività, sia per chi ancora non ha iniziato perchè teme di farsi male.
Farsi male pattinando sulle rampe è semplicissimo. Se ci pensate qualsiasi cosa può andare storta: atterro mettendo male un piede, scivolo sul coping, sbatto la testa, cado appoggiando le mani e mi spacco un polso, bla bla bla. La lista è infinita.
Ho steso perciò una serie di punti fondamentali per evitare di farsi male. Nota bene: seguire queste indicazioni non vi impedirà di farvi male in generale, ma eviterà che vi facciate abbastanza male da non poter più salire su una rampa.
Nota bene 2: cadere è la prassi. Cadere e sbagliare fanno parte del processo, ma bisogna saper cadere con intelligenza. Tra i vari punti parleremo anche di questo.
Pronti, via.
- Indossa le protezioni. Questo è un tema caldo e probabilmente lo sarà sempre. Alla domanda “Devo indossare le protezioni?” io rispondo sempre “Decidi tu, ma sarebbe meglio”, ed è la verità. Non ci sono obblighi di nessun genere, sia chiaro – a parte alcuni park in cui indossare il casco è davvero obbligatorio o non ti fanno entrare – ma il consiglio è sempre “Sì”. “Ok Irene, ma tu non le indossi”. Dipende. Ci sono volte in cui le indosso completamente (ginocchiere, polsiere, gomitiere, casco) e momenti in cui indosso solo le ginocchiere. Dipende: a) dall’altezza della rampa; b) dalla mia conoscenza di quella rampa (ci sono mai salita prima? è al mio livello? Com’è la transizione?); c) dalla mia forma fisica quel giorno (ho bevuto la sera prima? sto seguendo un buon regime alimentare? sono idratata a sufficienza? sono in forze oppure stanca?). Quando stavo iniziando e non avevo idea di come il mio corpo avrebbe reagito su una rampa avevo sempre tutto, da testa a piedi. Ogni volta che entro in una bowl nuova è lo stesso. Basta un solo momento per prendere un brutto colpo in testa, o sulle ginocchia ed è fatta per sempre.
2. Piccoli passi, passi giusti. “Step by Step”, è questo il mantra che devi ripeterti ogni volta che vai in park. Se pensi che droppare sia una delle prime cose che devi saper fare per imparare, ti stai sbagliando di grosso. La primissima cosa che devi saper fare è pattinare, e fin qui nessun dubbio. Muoverti con agilità e sicurezza in flat ti assicurerà un apprendimento sicuro e rapido sulla pendenza. Viceversa sarebbe molto difficile, non trovi? Veniamo alle rampe. Parti dalle micro, se ne hai a disposizione. Le micro sono delle mini half pipe che più mini non si può. Alte una quarantina di centimetri, sono il terreno ideale su cui imparare i primi stall. Se proprio intendi droppare, assicurati di iniziare da rampe di quell’altezza. Se hai una mini a disposizione è fatta: sarà la tua alleata per imparare ad acquisire velocità e stabilità.
3. Il tuo livello è il livello giusto. Non guardare ad altre/i skater sperando di stravolgere le tue skill nell’arco di mezza giornata. Può anche darsi che per un colpo di fortuna tu riesca a portare a casa dei grandi risultati, ma è ripetere svariate volte lo stesso trick nel tempo sbagliandolo sempre meno che sarai sicura/o di aver raggiunto l’obiettivo. Non paragonarti mai agli altri svalutando quello che hai imparato finora. Abbiamo tutti modi e tempi diversi per imparare ad eseguire i trick e nessuna/o skater avrà mai dentro di sè gli stessi trick di un’altra/o.
4. It’s a head thing. Ah, il cervello. Quante volte ti è capitato di saper fare qualcosa, tornare in park la settimana successiva e non riuscirci più? Prova a fermarti e pensare un attimo: il trick era stato chiuso? Avevi fatto una grossa caduta prima di riuscirci? Sudi freddo o ti tremano le mani? Sono tutti segnali che dovresti ascoltare. Mi è capitato di ripetere un trick per circa un mese di seguito, la scorsa estate. Ho lasciato passare l’inverno senza provarci più e quest’anno ho dovuto riprenderlo daccapo. Il mio corpo sapeva già come muoversi ma nella mia testa si aprivano gli scenari più drastici: scivolavo e cadevo sul sedere spaccandomi l’osso sacro, scivolavo sbattevo la testa e morivo. Insomma, un bel guaio. La mia testa non ne voleva più sapere. Tutto il resto – e anche trick nuovi e decisamente più rischiosi – era fattibile. Solo quel trick non lo era più. Come ho risolto? Ho lasciato perdere. Nel momento stesso in cui ho lasciato perdere e ho smesso di focalizzarmi su quella precisa sequenza, meno di una settimana dopo ce l’ho fatta. A volte basta rilassarsi e non mettersi troppe pressioni addosso.
5. Conosci il tuo corpo. Le tue ginocchia stanno bene? Le caviglie? La schiena? Ecco. Facciamo che finisco qui la frase e prima di andare in park ti fai un bel check?
6. Il riscaldamento esiste e devi farlo. Per scaldarti trova una mini e fai del pumping, vai cioè su e giù sulla rampa flettendo le ginocchia e mantenendo una posizione stabile. Ripeti finchè non ti senti abbastanza pronta/o per fare altro.
7. Bevi acqua, mangia uno snack. Sembrerà sciocco, ma stiamo pur sempre parlando di attività fisica. Bere acqua è importantissimo, non berne significa affrontare le conseguenze della disidratazione, tra cui perdita di concentrazione. Per i motivi di cui sopra, perdere la concentrazione mentre sei sulle rampe è assolutamente sconsigliabile. Allo stesso modo se pensi di fare una sessione di qualche ora, portati qualcosa da mangiare.
Dopo tutti questi punti-base, che eviteranno che tu cada in maniera scomposta e facendoti molto male, passiamo al punto più importante: saper cadere.
Sai già muoverti sulle rampe da qualche mese ma stai per cadere e non puoi proprio evitarlo. Può succedere e succederà sempre.
Ecco cosa puoi fare per cadere in sicurezza:
- Usa le ginocchiere. Se ne hai la possibilità – magari stai cadendo con le spalle alla rampa – usa le ginocchiere per scivolare dalla rampa. Assicurati di non sbattere le ginocchia con forza prima di farlo, ma lascia che la transizione ti accompagni verso il flat.
- Il c*lo va bene, ma solo se sai usarlo. Prendere una botta sul coccige è un’esperienza orrenda: per evitare di viverla dovresti imparare a cadere utilizzando il fianco. Il mio preferito è il sinistro, quindi solitamente i lividi mi vengono tutti da quella parte. Generalmente il fianco che userai è quello della metà più forte del tuo corpo, ma non è detto. Quando senti che stai per cadere cerca di spingerti verso un lato e inizia a piegare il ginocchio per accompagnarti. Evita di mettere la mano a terra, specie se col braccio teso.
- Ginocchia piegate SEMPRE. Senti che stai per cadere all’indietro? Piega le ginocchia e accucciati più veloce che puoi. Provalo sia in flat che sulla rampa. Questo esercizio è da provare cento, mille volte, soprattutto all’inizio. Eviterai di perdere l’equilibrio e non dovrai ricorrere alle manovre di cui sopra.
Ci sono innumerevoli variabili dettate dalla sfiga in cui i modelli di caduta qui sopra non sono applicabili. Ve ne racconto un paio giusto per dare volume e dettagli a questo argomento, che ritengo importantissimo.
Aneddoto uno: Sto pattinando all’indietro su una vert, non ho abbastanza velocità dunque cado in avanti. Per evitare di sbattere la faccia, accompagno il movimento con le mani, contraggo gli addominali e cado prima con la pancia e successivamente appoggiando il petto. Non mi sono fatta niente.
Aneddoto due: Sono in cima ad una mini. Mi distraggo per qualche motivo (grazie, cervello), inciampo con un toe stop sul coping, cado in avanti da un’altezza di circa un metro e mezzo. In quel momento avevo due opzioni: spaccarmi la faccia oppure atterrare sulle mani dando una forte spinta e rotolare subito sul fianco. Ho scelto la seconda e mi è andata bene, solo che mi sono fatta parecchio male alle mani – fortunatamente solo botte.
In conclusione: se usiamo la testa – e magari ci mettiamo anche un casco sopra – riduciamo il margine di possibilità di farci male. Spero che questo post vi abbia aiutate/i in un qualche modo. Se avete domande o dubbi mandatemi una mail oppure lasciatemi un commento.
Love,
Doom
Ciao! Grazie per aver creato questo blog, mi sono davvero molto utili i tuoi articoli 🙂
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Grazie Vanessa, sono contenta che siano utili! Almeno vedo uno scopo in tutto questo, ahah!
Se ci sono argomenti che vorresti io approfondissi non esitare a darmi idee!
un abbraccione
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